DIETA VEGETARIANA, VEGANA,
CRUDISTA
In cosa consistono e quali
sono le differenze?
Vegetarianesimo e’ la
pratica di astenersi dal consumo di carne, in generale questo include carne rossa,
pollame, pesce e crostacei e derivati da queste come gelatine alimentari,
grassi animali aggiunti al pane e ad altri prodotti alimentari.
Ci sono tuttavia molte
varianti di questa dieta, molti non consumano carne ma consumano prodotti di
derivazione animale come uova, latte o miele, altri si astengono solamente
dalla carne ma consumano pesce e ugualmente considerano il proprio regime
alimentare come vegetariano.
Alcuni si astengono dal
formaggio fermentato con il caglio in quanto questo e’ derivato dallo stomaco
dei bovini.
La dieta vegetariana puo’
essere adottata per diverse ragioni: etica, come forma di rispetto per tutte le
forme di vita senzienti, e i diritti degli animali, per motivi religiosi;
alcune caste secondo la religione Induista sono invitate ad astenersi dal
consumo di carne. Altri adottano una dieta vegetariana per ragioni economiche
poiche’ ritengono che una dieta basata sul consumo di carne non sia sostenibile
dal punto di vista ambientale, oppure per motivi di salute in quanto i piu’
recenti studi scientifici hanno evidenziato che l’eccessivo consumo di carne e
proteine animali in generale sarebbe responsabile per l’aumento nella
diffusione di molte patologie, dal cancro alle malattie cardiovascolari, dal
diabete all’obesita’.
La dieta Vegana si astiene
da tutti i prodotti animali inclusi derivati come latte, miele, uova, formaggio
e spesso anche dall’uso del
cuoio e della seta per indumenti e accessori, l’uso della cera d’ api o del
grasso animale nei prodotti per pulizia.
Sempre piu’ spesso la
complessita’ dei prodotti alimentari elaborati dall’industria spinge la stessa a
testare e garantire i propri prodotti come adatti a questi tipi di dieta o
meno.
Il Crudismo e’ un regime
alimentare che combina la dieta vegana
con il crudismo e cioe’ esclude il cibo cucinato a temperature superiori
a 42 gradi centigradi in quanto la cottura distruggerebbe il complesso
equilibrio dei micronutrienti presenti nel cibo al suo stato naturale e in
alcuni casi il calore della cottura sarebbe responsabile della degradazione per
ossidazione dei grassi e della produzione di principi chimici nocivi derivati
dalla reazione chimica dei grassi con le proteine e i carboidrati.
La dieta crudista ammette
frutta e verdure crude, noci, grani e legumi germinati, semi e oli di origine
vegetale derivati senza l’applicazione di calore o reagenti chimici, erbe,
funghi e alghe. Ammette prodotti essiccati naturalmente o a bassa temperatura e
disidratati a basse temperature, pratica la “cottura passiva” marinando i cibi
in succo di limone o aceto per ammorbidire le fibre alimentari e assicurare la
distruzione dei batteri patogeni.
Il crudismo ammette anche
la fermentazione dei cibi e la surgelazione, ma non la pastorizzazione, per cui
preferisce succhi e frullati fatti in casa, derivati da frutta e verdure
fresche e non pastorizzati.
I tre regime alimentari illustrati
qui sopra sono accumunati dal fatto di non essere “diete” in senso stretto,
cioe’ non vengono adottate per un periodo limitato di tempo allo scopo di
perdere peso, ma sono regimi alimentari, scelti consciamente per ragioni
etiche, morali, di salute, per ragioni economiche o legate alla salvaguardia
dell’ambiente o ancora per motivi religiosi come illustrato sopra.
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